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Another Italian interview with Camilla Trinchieri was printed in the September 2008 issue of the Milan, Italy newspaper, MilanoNERA.
Visit the MilanoNERA main site.
Read the full September issue.
Read a copy of the Italian interview interview.
Here's the Italian text from the review.
New York. Inizia il processo a Emma Perotti, insegnante italoamericana di mezza eta’, accusata di aver ucciso una sua studentessa cinese, l’enigmatica An-ling. Chi fosse veramente An-ling e quale fosse il legame che la univa a Emma viene rivelato gradualmente attraverso l’alternarsi delle varie fasi del processo ai ricordi di Emma, di suo figlio adolescente Josh e del marito Tom. Scegliendo di scrivere un romanzo psicologico nelle forme del legal thriller, Camilla Trinchieri realizza un libro decisamente bello, capace di infondere vita nuova a un genere sempre piu’ stantio e ripetitivo.
L’autrice, americana, ma di origine italiana e nata a Praga, rende senza fatica le diverse sfumature dei personaggi e i loro drammi, costruendo gradualmente attorno a loro una vicenda ambigua pur nella sua semplicita’. Alla fine, come in Rashomon, la verita’ rimarra’ inconoscibile; ma, per la cultura occidentale, potrebbe anche essere sufficiente un ragionevole dubbio…
Oltre a un’avvincente vicenda processuale, il libro offer un’analisi rigorosa e senza sconti delle tensioni che dilaniano la famiglia media americana. Ogni carattere e’ delineato con precisione: Emma, tormentata da un’antica tragedia, che cerca un riscatto nella pulsione materna verso una ragazza spuntata dal nulla; il figlio, combattuto fra emozioni infantili e la scoperta adolescenziale dell’erotismo, il marito, inconsapevolmente meschino ed egoista. Ma sopra tutto svetta il personaggio di An-ling, ragazza cinese tenerissima e bugiarda, singolarmente infantile e dura, morbosamente bisognosa di affetto ma nel contempo capace di manipolare le persone ai propri fini. E la singolare capacita’ dell’autrice di filtrare le emozioni attraverso una cultura e una sensibilita’ apparentemente (con An-ling non si puo’ mai dire) “cinesi”, investe il libro di una luce speciale.